Quante volte ti sei trovato a parlare con qualcuno dicendogli che stai “attraversando un periodo di intensi cambiamenti”? …immagino diverse. E quante volte questi periodi sono stati per la tua vita “negativi”?
Magari hai cambiato lavoro, lasciando finalmente quel posto che ti era diventato troppo stretto e lontano dai tuoi valori etici; magari hai interrotto una relazione, sei stato lasciato dal tuo partner ed ora guardandoti indietro ti accorgi che hai appena avuto l’opportunità di riprendere tutti quegli interessi che avevi dovuto abbandonare per amore, per quieto vivere, per non sentire “le prediche”; hai cambiato casa, città, compagnia… e nonostante il primo periodo hai avvertito un forte senso di solitudine, poi hai fatto delle nuove amicizie, hai iniziato quel corso di tango che tanto ti appaga, ti sei iscritto all’associazione di mindfulness che ti piace…
“Ci deliziamo nella bellezza della farfalla, ma raramente ammettiamo i cambiamenti a cui ha dovuto sottostare per raggiungere quella bellezza.”
Maya Angelou
La vita è un continuo cambiamento. Si vive superando passaggi evolutivi che ci permettono di attraversare momenti diversi e, nonostante tutto questo sia del tutto naturale, nel linguaggio corrente, siamo tutti portati ad esprimerci, rispetto ai cambiamenti, come se fossero qualcosa di brutto, di destabilizzante, di negativo.
Stare fermi è rassicurante. Ci si abitua a tutto. Anche alle situazioni faticose e dolorose. Ci si abitua alle relazioni frustranti, ai luoghi di lavoro poco gratificanti. Ci si abitua perfino a ricevere quotidianamente atteggiamenti che ci squalificano e ci demotivano.
Eppure, se provassimo, anche solo per un istante a guardarci indietro, se siamo ancora qui, oggi, a leggere questo articolo, nessuno dei cambiamenti che abbiamo dovuto affrontare ci ha fermati. Anzi… Come per la farfalla, essere bruco è fondamentale per far crescere le sue ali e irrobustire i suoi muscoli, così è per noi.
E allora cos’è che ancora ci limita nell’accogliere le novità con fiducia ed entusiasmo? Perché siamo così affezionati a ciò che abbiamo? L’istinto conservativo. Siamo esseri umani eppure, il nostro lato animale, ci ricorda che bisogna preservare la specie cercando di mantenere il più possibile lo status quo. E’ proprio questo il punto. Per “istinto” facciamo di tutto per evitare che avvengano i cambiamenti e, per assurdo, le persone di maggior successo e che vivono con maggior qualità e benessere la loro vita, sono coloro che con maggior facilità sanno assecondare il flusso degli eventi.
“Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti.”
Charles Robert Darwin
Si dice che la realtà di oggi è “liquida”, fluttuante. Gli eventi si susseguono, uno dopo l’altro in modo repentino, siamo chiamati ad adeguarci ad un’evoluzione rapidissima, la tecnologia avanza velocemente, le situazioni si modificano sotto i nostri occhi e noi, il più delle volte cerchiamo con tutta la nostra forza di trattenere questa corrente, di remarle contro, di arrestarla e far sì che al movimento sopraggiunga la stasi. La quiete ci sembra più rassicurante. Anche quando non è appagante o nutriente come vorremmo.
Chi, lungo il nostro percorso di vita, ci sembra essere realizzato lo definiamo “fortunato”, come se non dipendessero da lui i suoi traguardi e chi, al contrario, vive nella difficoltà, le cose non gli vanno bene, lo riteniamo “sfortunato”.
Ma è davvero così? Siamo sicuri che non c’è una piccola corresponsabilità?
“Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla.”
Martin Luther King
Non voglio né generalizzare, né peccare di superficialità. La vita è complessa e non si può pensare che sia tutto bianco o nero, ma una cosa è certa: ci sono persone che scelgono di vivere ogni giorno allenando un atteggiamento nei confronti degli eventi che accadono loro, delle persone che li circondano, positivo, fiducioso, aperto; si sforzano di vivere nel qui e ora, nell’assecondare gli eventi, gli accadimenti e sviluppare nuove abilità e una visione sempre più serena del loro quotidiano… e persone che invece aspettano che arrivi una manna dal cielo a risvegliarli, a mostrare loro un’altra prospettiva, a donare loro un appiglio… e magari preferiscono criticare o lamentarsi di quello che non hanno o non riescono a raggiungere.
“Il miracolo non è quello di camminare sulle acque, ma di camminare sulla terra verde nel momento presente e imparare ad apprezzare la bellezza e la pace che sono disponibili ora.”
Thich Nhat Hanh
Ognuno di noi può scegliere ogni giorno che persona vuole essere e in quale direzione investire le proprie energie.
Tu hai già scelto?

Se senti che questo articolo in qualche modo ti ha colpito, se desideri anche tu trovare la tua strada o rivedere il tuo percorso, non esitare a contattarmi. Sarà per me un vero piacere poterti facilitare in questa esplorazione. Fuori e dentro di te.

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