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Il rientro dopo le feste

Quando staccare diventa fonte di stanchezza

Anche quando sono brevi, le festività creano sempre una rottura di schemi, una pausa nella nostra routine quotidiana, un momento di stacco e, quando stanno per terminare, portano con sé malesseri e malumori.

Ma perché questa dinamica è così diffusa e ricorrente?

Pensate ai preparativi che precedono solitamente la Pasqua, ma anche il Natale, l’ultimo giorno dell’anno, il primo maggio… e poi le emozioni e sensazioni fisiche che accompagnano la ricorrenza vera e propria e “il dopo”.

Quante volte, alla sola idea di dover rimettere a posto ciò che si è usato… di dover affrontare il viaggio di rientro a casa, di dover ricominciare la solita routine… ci si sente completamente inondati di pensieri, stanchezza, preoccupazioni… tanto da pensare di aver fatto male a staccare per un po’ la spina.

Per non parlare poi di tutti coloro che magari hanno deciso di lasciarsi andare completamente e ora, dopo le grandi abbuffate, avertono anche una reale pesantezza fisica, oltre che ad una lunga serie di sensi di colpa.

“Vuoi dimagrire? È facilissimo: Ti basta prendere a volontà quante cucchiaiate vuoi da un maxi-vaso di Nutella. Poi esci con la tuta e le scarpe da jogging. I tuoi sensi di colpa ti faranno da personal trainer.” Silvia Ziche

Come fare a smettere di rincorrere continuamente il primo ponte utile per rilassarsi e poi tornare ai soliti ritmi, più stanchi e spossati di prima?

Iniziamo con il riconoscere questa dinamica. Prendiamoci un istante, facciamo un paio di respiri profondi e… accettiamo di vedere questo meccanismo. Essere consapevoli di cosa ci accade non risolve tutti i nostri problemi, ma ci mette nella preziosa posizione di non essere più delle vittime. Quando impariamo a prendere una distanza, tutto diventa diverso, comprese le nostre dinamiche disfunzionali. Da criceti che corrono sopra una ruota, senza sapere bene dove stiamo andando, possiamo scegliere di essere i piloti della nostra corsa e, a poco a poco, migliorare il nostro senso di responsabilità.

Se anche tu senti di voler interrompere tutti quei comportamenti “automatici” che alla lunga ti sei accort* essere poco funzionali al tuo benessere, allora sei nel posto giusto.

Vediamo perché e come puoi fare ad invertire la tua solita rotta.

1.Pianifica i tuoi ponti, le tue vacanze, le tue pause per tempo. Non lasciare che siano delle rare occasioni improvvisate durante l’anno. Individua sul calendario quali potrebbero essere secondo te, nel rispetto del tuo lavoro, della tua famiglia… i periodi più idonei per staccare la spina e cerca di individuare e organizzare qualcosa ti piacerebbe fare veramente. Quando “staccare” non è più un’eccezione, ma fa parte dei tuoi ritmi, è più facile non “eccedere” nei preparativi e, soprattutto, nelle aspettative.

2.Cerca di introdurre sempre, nella tua agenda settimanale, dei momenti per ricaricare le pile. Non aspettare che arrivi il fine settimana per fare qualcosa che ti faccia stare bene. O peggio, le vacanze! Nella rubrica “Gocce di benessere”, io per esempio suggerisco sempre di organizzare qualcosa di bello e rigenerante per il mercoledì: giorno infrasettimanale. Smetti di pensare che per riposarsi si debba sempre, solo ed esclusivamente dormire fino a tardi oppure fare cose straordinarie. A volte è sufficiente un cinema, un aperitivo in un posticino carino, due chiacchiere con un amico, una passeggiata al tramonto… per sentirsi appagati e pronti nuovamente ad affrontare i soliti nostri impegni.

3.Pianifica i tuoi obiettivi ed evidenzia per ciascuno di loro la tua personale Mappa degli Obiettivi. Se non lo hai mai fatto puoi contattarmi per farlo insieme oppure segnarti come data il 30 giugno, quando ci sarà il terzo appuntamento di “Fai centro!”.

Individuare ciò che ci dà soddisfazione e ci fa stare bene è fondamentale per introdurre nella nostra vita delle sane abitudini e, soprattutto, dei micro-obiettivi che ci motivano e supportano gradualmente ad essere disciplinati e perseveranti.

4.Ricordati che non dev’essere il dovere ad indicarci nella nostra quotidianità la via e gli impegni da portare a termine, ma piuttosto il piacere in quello che facciamo. Se senti che non è così e anzi, al contrario, ti accorgi di fare un lavoro che non ti appaga, uno sport che non ti diverte, avere delle relazioni che non ti nutrono… fermati un istante per vedere da dove puoi partire per introdurre qualcosa di diverso. A volte è necessario avere il coraggio di lasciare andare le nostre certezze, per far sì che ci sia lo spazio per accogliere qualcosa di più piacevole.

5.Se stai tornando da questo breve ponte, approfittane per individuare qualcosa di bello da fare già nella giornata di domani. Diluisci le eventuali lavatrici e cose da fare. Non è necessario sovraccaricarsi. Pensa che non hai nessuna fretta e che puoi fare tutto assecondando i tuoi ritmi e le tue esigenze. A volte basta anche solo pensare di potersi prendere più tempo per non sentire la pressione e fare le cose con maggior leggerezza.

6.Noi siamo ciò che mangiamo, ma non ci nutriamo di solo cibo. L’hai già sentita questa frase, vero? Bene, cerca di dare a quello che mangi la giusta importanza, ma non pensare solo alla tavola. Sia che tu ami mangiare oppure che, al contrario, non lo ami in particolar modo… su di un foglio bianco, prova a disegnare un grafico a torta e assegna ad ogni spicchio un aspetto della tua vita. Quanti spicchi hai identificato? Sono tutti grandi in egual misura? C’è qualcosa che è rimasto fuori? Quali spicchi potresti ridimensionare? Quale nuovo spicchio potresti inserire? Con quali benefici?

Se ti va di approfondire alcuni dei suggerimenti che hai trovato in questo articolo, non esitare a contattarmi!

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